La paura...

Credo che in questo periodo della mia vita la seguente citazione prende una notevole posizione nella scala delle definizioni del mio stato d'animo "Tutto quello che vuoi si trova dall'altra parte della paura" (Everything you want is on the other side of fear - Jack Canfield).
Quante volte nella vita capita di rinunciare a prendere un rischio o una decisione o a semplicemente mandare il proprio CV all'offerta di lavoro ambiziosa o il proprio lavoro creativo a un concorso a premi accattivante?

Usiamo le scuse banalissime, che emergono dall'oscurità del nostro subconscio sommerso dalla paura di affrontare le situazioni nuove.
"Tanto non mi chiameranno mai..."
"Rispetto agli altri sembrerò un pivello..."
"Prenderanno sicuramente un raccomandato..."
"Non credo di rientrare nelle caratteristiche che loro cercano..."
                                                                                                 ... e così via....


Il vero problema, secondo me, sorge quando ci ritroviamo, per merito di uno straordinario atto di coraggio, nella situazione di dover sostenere la nostra scelta, di dover fare il secondo passo.
Cosa succede quando ci ritroviamo alla prima difficoltà o alla prima sfida e quasi quasi, desideriamo di non meritarci niente di tutto ciò?
Sei stato bravo, hai mandato la mail e ti hanno chiamato, ma....

Come una malattia venerea, la prima difficoltà ci terrorizza e cresce nella testa come un piccolo cancro pieno di dubbi. All'improvviso non siamo all'altezza, abbassiamo le mani, spegniamo i neuroni e ci abbandoniamo al fiume degli eventi convincendo se stessi con una simile frase "Quando verrò cacciato non sarò sorpreso, tanto lo sapevo che non ero in grado, no?".

Vergogna! Vergogna e di nuovo vergogna! Lo sai perché verrai cacciato, lo sai per cosa sarai giudicato? Per quale motivo non inizierai più niente di nuovo? Perché non ci saranno cose faticose ma bellissime nella tua vita? Perché tu non ci hai nemmeno provato!

Se la tua vita è arrivata a questo preciso momento... Questo istante in cui leggi le mie parole (e le rileggerò più volte ancora) è la diretta conseguenza delle tue azioni! Nessuno ha deciso per te o per me, per la tua mamma, per il tuo vicino, persino per il tuo cane, di vivere, di alzarsi dal letto oggi, o rimettersi nel letto, prendere il computer, collegarsi a internet e cercare delle speranze in un post di un blog qualsiasi.

Uno sportivo che arriva per ultimo in una gara sicuramente è deluso dal risultato, ma si rimette ad allenarsi e sa di aver avuto l'onore di provare a raggiungere la vetta.

La montagna da scalare è alta, ma se non ci provi, rimarrai sempre a valle, sommerso dalle valanghe d'inverno e travolto dal fiume d'estate, e più a lungo ci rimarrai, più alto sarà l'ostacolo da scalare prima di riprendere il cammino.



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